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Plunkett, James.

Pseudonimo di James P. Kelly. Romanziere e drammaturgo irlandese. Personalità vivace ed eclettica, affiancò la passione per la letteratura a quella per la musica e fu convinto sostenitore della necessità dell'impegno sociale e politico dell'intellettuale. Attivo esponente sindacale, iniziò a lavorare in una stazione radiofonica, per la quale scrisse il radiodramma Big Jim, sulla vita del rivoluzionario nonché leader sindacale Jim Lackin, poi adattato e messo in scena all'Abbey Theatre nel 1958 con il titolo Gli insorti. Nel contempo si dedicò alla narrativa, pubblicando per la rivista "The Bell" la raccolta di novelle I fiduciosi e i colpiti, la cui struttura e il cui stile narrativo ricordano quelli de The Dubliners di J. Joyce. Nel 1959 pubblicò il romanzo Città puttana, ambientato nella Dublino del primo Novecento e ispirato agli avvenimenti che caratterizzarono la dura lotta sindacale di quel periodo. Ne derivò un affresco intenso della vita del proletariato urbano, grazie soprattutto a una tecnica narrativa di tipo cinematografico a episodi, con montaggi di sequenze diverse, ciascuna avente come protagonista una figura particolare del vasto repertorio umano e sociale (la prostituta, l'accattone, il borghese, il sindacalista, ecc.), tutte collegate allo stesso evento storico. In questo modo P. tracciò uno sfaccettato panorama di quel periodo storico, differenziandosi in questo da altri narratori irlandesi, come lo stesso J. Joyce e S. O'Casey. Nel 1977 pubblicò Addio compagni, il seguito del romanzo precedente, ambientato negli anni Trenta e Quaranta, dalla struggente vena autobiografica. Di fronte allo scemare del fervore rivoluzionario e alla perdita degli affetti e dei valori sociali, il protagonista del romanzo sceglie il sacerdozio, equivalente per P. alla missione dello scrittore (Dublino 1920-2003).